L’ impatto senza precedenti, sulla nostra vita personale e lavorativa, causato dal Covid-19 e dalle relative misure di contenimento, ci hanno spinti ancora di più verso l’utilizzo di strumenti digitali.
Nell’articolo European Predictions 2021 a proposito dell’adozione dello smart working a livello Europeo, Forrester Research, prevede che almeno un terzo delle persone lavorerà da casa, mentre nel 2019 era solo il 4%.
Questa prima rapida ondata di trasformazione digitale ha reso necessario uno sforzo in termini di automazione dei processi aziendali, di adozione di strumenti digitali e mobile, utili alla collaborazione e alla comunicazione sia interna che esterna.
Inevitabilmente, il cambiamento che era stato stimato in un arco temporale di 3-5 anni si è realizzato in 3-5 settimane. Nel medesimo articolo sopra citato, Forrester afferma che “I leader digitali saranno i fautori di una crescita esponenziale per l’anno 2021”. Quindi per avere successo in questa seconda ondata di trasformazione digitale sarà anche necessario canalizzare gli sforzi sul valorizzare l’esperienza umana.
L’approccio People-centric nell’automazione dei servizi professionali
La figura umana in un contesto di digitalizzazione aziendale, riguarda: cliente, dipendente e utente. Prendiamo ad esempio un’organizzazione che eroga servizi e lavora a progetto come un’agenzia di Marketing e Design. In questi ambienti lavorativi ogni modus operandi ha un’impronta digitale per cui i dipendenti sono abituati a collaborare e interagire con i clienti attraverso la tecnologia, ma in media vengono utilizzate dalle 5 alle 8 applicazioni. Ovvero, manca una procedura unificata di controllo su tutto il flusso di dati e informazioni che circolano nel contesto aziendale. Il passaggio da un’applicazione all’altra con il “copia e incolla” riduce la produttività a livello sia individuale che di team.
La soluzione? Adottare un approccio people-centric (per i clienti, i fornitori, i dipendenti, il management e tutti gli stakeholder) e posizionare l’utente al centro dell’esperienza digitale.
L’esempio di agenzie di Marketing e Design sopra delineato permette di capire come la produttività del team, e quindi della reddittività aziendale, potrebbe essere migliorata in maniera consistente attraverso il supporto di un sistema di project management che consenta la pianificazione e il monitoraggio delle attività e la condivisione delle informazioni in tempo reale.
La riduzione del numero delle applicazioni, l’adozione di un sistema integrato e automatizzato, la gestione del capitale umano e dei sistemi finanziari, permetterebbe agli utenti di essere informati in maniera completa. Infatti, l’insuccesso di un progetto non è legato a cause tecniche ma, molto spesso, è conseguenza di un’inefficienza relativa alla comunicazione e alla collaborazione tra le persone coinvolte nello stesso.
Innovare il sistema alla base del proprio core business è un investimento che ripagherà in termini di leadership digitale e, nello scenario storico attuale risulta essere la via migliore per la crescita aziendale.
Una piattaforma software innovativa pensata per i servizi professionali come quella di Akeron migliora l’esperienza umana, la produttività e le performance aziendali.